Renato Stella.
“Imparare le grammatiche che stanno dietro i meccanismi con cui si produce l’informazione della stampa o dei tg; oppure essere avvertiti delle regole che danno o tolgono capacità persuasiva alle campagne pubblicitarie e sociali; o infine capire come alcune persone che compaiono in tv o al cinema divengano modelli di comportamento per molte altre”, questo è ciò che l’autore identifica come uno degli obiettivi del testo. Per raggiungerlo vengono toccati i principali ambiti teorici ed empirici di discussione dei media studies, esplorando il lungo cammino che dalle interpretazioni comportamentiste degli anni Cinquanta giunge fino agli approcci culturalisti contemporanei. Utilizzando una strumentazione didattica orientata allo studente, che si avvale di figure, schemi e attività pratiche, “Sociologia delle comunicazioni di massa” si affianca al lettore nel suo processo di apprendimento stimolandone con efficacia la curiosità e l’interesse critico.
Oggetti da ascoltare. HiFi, iPod e consumo delle tecnologie musicali
Paolo Magaudda.
Ascoltare musica è un’attività culturale strettamente legata all’uso di particolari dispositivi tecnologici come gli impianti hifi, i lettori cd e i riproduttori di musica digitale. Il consumo di tecnologie non si limita a influenzare abitudini e gusti musicali, ma più in generale contribuisce a trasformare le relazioni, le amicizie, le identità e perfino gli ambienti in cui gli ascoltatori vivono. Partendo da racconti in prima persona di esperienze fatte con diversi «oggetti sonori» – dai dischi in vinile ai lettori digitali come l’iPod, dagli amplificatori analogici ai personal computer – il libro mostra come le implicazioni dell’uso di queste tecnologie contribuiscano a trasformare il nostro contesto sociale e relazio-nale quotidiano.
Annuario Scienza e Società 2012
Federico Neresini e Giuseppe Pellegrini (a cura di).
Con l’ottava edizione dell'”Annuario scienza e società”, Observa mette a disposizione, in forma sintetica e accessibile, una raccolta ragionata di dati provenienti dalle più accreditate fonti nazionali e internazionali. La prima parte del volume illustra le più recenti tendenze nel rapporto fra scienza, tecnologia e opinione pubblica in Italia, presentando i nuovi dati dell’Osservatorio Scienza e Società nel capitolo “Gli italiani, la scienza e le sfide tra ambiente ed energia”. Completano la prima parte tre saggi dedicati all’analisi del dibattito pubblico su nucleare ed energie alternative nei media italiani, al coinvolgimento dei cittadini nell’innovazione tecno-scientifica, alla percezione del rischio in relazione a trapianti e donazione di sangue. La seconda parte, raccoglie le informazioni più significative per meglio comprendere lo stato e le trasformazioni della scienza e della tecnologia nella nostra società: risorse umane e investimenti destinati alla ricerca e all’innovazione, brevetti e utilizzo di nuove tecnologie, orientamenti pubblici verso la scienza, una cronologia dei principali eventi che hanno segnato i rapporti tra scienza e società nel corso del 2011, e i volumi pubblicati sul tema durante l’anno.
La scienza sullo schermo. La rappresentazione della tecnoscienza nella televisione italiana
Federico Neresini e Paolo Magaudda (a cura di).
Superquark, Voyager, Elisir, dibattiti sulla prova del Dna e pareri dei più vari esperti nei diversi talk show; informazioni in tempo reale dai Tg su invenzioni e scoperte: scienziati, esperti, prove scientifiche e controversie tecniche sono diventati «ingredienti» sempre più consueti delle trasmissioni televisive, al punto che non è più possibile comprendere le implicazioni sociali della tecnoscienza senza considerare come essa viene rappresentata dalla televisione. Il volume, risultato di più di tre anni di attività del gruppo di ricerca PaSTIS dell’Università di Padova, analizza il modo in cui i vari format televisivi descrivono, utilizzano e rappresentano la scienza e la tecnologia. L’indagine spazia dalla quantità di notizie scientifiche riportate annualmente dai telegiornali al ruolo degli esperti nei dibattiti televisivi; dalle discussioni sulle tecnologie nel caso di incidenti nelle fabbriche all’evocazione della prova del Dna nei talk show; dai contenuti delle trasmissioni di divulgazione scientifica alle rappresentazioni degli scienziati nella pubblicità. Per l’ampiezza dei dati raccolti, la varietà dei temi trattati e gli approcci di analisi utilizzati, il libro offre un’inedita e consistente panoramica sul rapporto tra tecnoscienza e Tv.
Innovazioni in corso
Andrea Lorenzet (a cura di; co-curatore Simone Arnaldi)
Le nanotecnologie stanno uscendo dai laboratori, e portano con sé innovazioni, conoscenze inedite, rischi e qualche paura. Ma cosa sono esattamente? Già autorevolmente definito come lo studio e la manipolazione della materia su scala atomica, molecolare e macromolecolare, il campo delle nanoscienze e delle nanotecnologie si caratterizza di fatto per una notevole eterogeneità e per un continuo cambiamento a cui contribuiscono una pluralità di attori, di prospettive disciplinari, di oggetti e di artefatti tecnologici. Questo volume – che ospita saggi di analisti delle politiche pubbliche, studiosi di scienza politica, filosofi, giuristi e sociologi – getta uno sguardo ampio e multidisciplinare sulla relazione fra nanotecnologie e società, approfondendo questioni relative alle politiche e ai processi di innovazione, alla regolamentazione, all’impatto sul pubblico dei non esperti, alle diverse rappresentazioni di questa nuova scienza, ai processi di partecipazione alla decisione, e alle questioni etiche: questioni non eludibili dalla scienza e dalla tecnologia odierne, tanto più in un campo ancora – ai molti – di stupefacente novità.
Eros, cybersex, neoporn. Nuovi scenari e nuovi usi in rete
Renato Stella.
A vent’anni dalla pubblicazione de L’osceno di massa , il primo saggio in Italia che ha affrontato, non senza polemiche, i consumi popolari di pornografia, l’autore torna a occuparsi del tema degli usi erotici dei media concentrando l’attenzione sugli sviluppi più recenti e inediti del web . Il libro prende spunto dalla crisi quasi definitiva dell’ hard-core industriale, scaricabile ormai gratuitamente da internet, ma tiene soprattutto conto della straordinaria quantità di video a luci rosse girati da persone comuni che si ritraggono nelle più diverse situazioni sessuali e che costituiscono la vera novità di questi anni. La nascita e il rapido diffondersi della pornografia amatoriale “fatta in casa”, oltre a porre in discussione i presupposti di molta parte dei dibattiti in voga tra gli studiosi alla fine del secolo scorso, rimette in causa un gran numero di circostanze relative alla pericolosità sociale e alla deriva sessista del consumo di materiali erotici. Nel contempo i linguaggi di espressione tipici dell’ hard-core sono lentamente scivolati verso molti altri contesti comunicativi: il cinema, l’arte, la pubblicità, la tv stessa ne fanno oggi un largo utilizzo. Con ciò la pornografia non è più condannata a rimanere nel proprio ghetto ideologico e mediatico, come accadeva fino a qualche decennio addietro. Nella letteratura internazionale un tale processo è passato sotto il nome di pornografizzazione ( pornographication ) della società, termine col quale si vuole intendere una progressiva e apparentemente inarrestabile contaminazione che consente, ad esempio, alle pornostar di diventare presentatrici televisive e agli adolescenti di registrare e scambiare le loro prodezze amatorie col telefonino. Insieme a tali cambiamenti allora, molte questioni sensibili restano ancora aperte e devono costituire oggetto di riflessione: l’effettiva incidenza della pedopornografia in rete, la relazione che l’ hard-core mantiene con le molestie e la violenza sulle donne, la precocità e la facilità di contatto in internet da parte dei minori. Un panorama di problematiche di grande interesse a cui il libro risponde attraverso una rigorosa ricostruzione dell’ampia letteratura specialistica internazionale e con una ricerca che coinvolge alcuni dei protagonisti.
Il nano-mondo che verrà. Verso la società nanotecnologica.
Federico Neresini.
Le nanotecnologie, insieme alle biotecnologie, alle neuroscienze e all’informatica, promettono di cambiare non solo il nostro mondo, ma anche noi stessi. Le possibili ricadute, suggestive e vertiginose, hanno a che fare con l’elettronica molecolare e i computer quantistici, le celle solari superefficienti e i biosensori. E non sembra lontano il giorno dei nano-farmaci e del nano-dosaggio, né quello in cui ci saranno iniettati nano-robot capaci di “riparare” le cellule difettose o sostituirle una per una. Eppure l’idea che lo sviluppo tecnoscientifico stia imprimendo un’accelerazione al cambiamento sociale è illusoria: la società non è in ritardo e la tecnoscienza non è in anticipo perché evolvono insieme. Viviamo già – come illustrato nel libro – in una società nanotecnologica, quel che appare un ipotetico futuro diventa il nostro febbrile presente.
Urban Plots, Organizing Cities
Published by Ashgate.
By focusing on the interplay between material, social and narrative dimensions of the city, this book examines urban complexity, namely the dynamic and entangled nature of urban issues, and puts forward a notion of the city as an urban texture. Taking an innovative interdisciplinary approach, it perceives the way cities are organized as a restless stratification of materials, meanings and uses.Illustrated by in-depth empirical studies from across Europe and Latin America, it deals with the interrelationships between actors, places, administrative rationalities and artefacts. It argues that urban fabric is ‘manufactured’ in this interplay between imagery and practices (of all the stake-holders, including planners, city managers and city users).
FR. En se focalisant sur les relations croisées entre les dimensions matérielle, sociale et narrative des villes, cet ouvrage interroge leur complexité, c’est-à-dire le caractère dynamique et interdépendant des questions urbaines. Ce faisant, il met en avant l’intérêt de penser la ville en terme de texture. Développant une approche interdisciplinaire innovante, et s’appuyant sur des recherches empiriques approfondies menées à travers l’Europe et l’Amérique Latine, il documente l’organisation des villes comme un processus continu de stratification de matériaux, de sens et d’usages. Il traite des interrelations entre les acteurs, les lieux, les rationalités administratives et les artefacts. Il défend l’idée que le tissu urbain se fabrique dans l’interaction entre imagination et pratiques (de toutes les parties prenantes : urbanistes, gestionnaires et usagers de la ville.
ITA. Focalizzandosi sulle relazioni incrociate tra le dimensioni materiali, sociali e narrative della città, questo libro ne interroga la complessità, vale a dire il carattere dinamico e interdipendente delle questioni urbane. In tal modo, si evidenzia l’interesse del pensare la città nei termini di una trama urbana. Sviluppando un approccio interdisciplinare innovativo e basandosi su ricerche empiriche approfondite condotte in Europa e in America Latina, il libro analizza l’organizzazione urbana come un processo continuo di stratificazione di materiali, di senso e di pratiche d’uso, focalizzandosi sulle interrelazioni tra attori, luoghi, razionalità amministrative ed artefatti. L’argomento principale che ne emerge è che la trama urbana si produce all’incrocio tra l’immaginario e le pratiche di tutti gli attori coinvolti nel cambiamento: cittadini, pianificatori urbani, manager e utenti della città.
Contributions by Giovanna Sonda, Claudio Coletta and Francesco Gabbi; Jérôme Denis and David Pontille; Andrea Mubi Brighenti; Stavros Stavrides; Beatriz Acevedo and Ana Maria Carreira; Lavinia Bifulco and Massimo Bricocoli; Vando Borghi and Claudia Meschiari; Barbara Grüning; Daniela Allocca.