- Anni: 2019-2021
- Coordinatore scientifico: Giovanni Boniolo
- Referenti: Francesco Miele, Federico Neresini
- Ente finanziatore: Fondazione O.I.C.
- Enti partner: Università degli Studi di Padova, Fondazione O.I.C., Centro di ricerca Civitas Vitae
- Link al sito del progetto (o altra fonte esterna) https://www.cvrc.it/2019/02/28/2988/
Abstract
Nel recente “Global action plan on the public health response to dementia 2017-2025”, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la demenza come un termine ombrello che include diverse patologie caratterizzate dall’essere progressive e dall’incidere sulla memoria, sulle capacità cognitive e sui comportamenti individuali.
Per molti anni la cura della demenza è stata dominata dal cosiddetto “standard medical approach”, in cui essa veniva trattata principalmente con farmaci ansiolitici antidepressivi e antipsicotici.
Negli ultimi decenni, vi è stata una continua ricerca di approcci alternativi e, proprio in questo contesto, è nato il concetto di Supportive care.
L’approccio della Supportive care è caratterizzato dal fornire un continuo supporto a pazienti e famigliari dalla diagnosi fino alla morte, seguendo una concezione olistica della cura e fornendo terapie person-centered.
Ponendosi all’incrocio tra gli studi organizzativi, la sociologia della salute e della malattia e gli STS, il progetto prende in considerazione le implicazioni della supportive care sui processi di cura, le culture organizzative e la qualità del lavoro in alcune strutture residenziali per anziani.
A questo fine, il progetto adotta un approccio etnografico e prende in considerazione tre strutture gestite dalla Fondazione OIC nell’area del nord-est italiano.
Area di Ricerca: Salute, medicina e tecnologie