Stefano Sbalchiero.
Conclusioni con Margherita Hack.
Quali sono i significati spirituali insiti nel lavoro dello scienziato? Di fronte alla perfezione e all’ingegnosità del mondo fisico e biologico, chi si occupa di scienza non rimane insensibile alle domande sul senso dell’esistenza, pur definendosi ateo o non credente. Il metodo scientifico può anzi indurre lo scienziato alla consapevolezza di vivere la propria esperienza scientifica come un’autentica ricerca spirituale. [:]Attraverso una serie di lunghe interviste condotte a un gruppo ben selezionato di illustri scienziati, l’analisi si apre – come un compasso – dal punto di vista dello scienziato alle province di significato proprie della spiritualità, per poi ritornare al punto di partenza e mostrare come gli scienziati costruiscano un proprio sistema di simboli sacri d’interpretazione dell’evoluzione delle conoscenze umane in ambito scientifico. La figura dello scienziato che ne emerge è quella dell’ateo-spirituale.
Primo studio del genere in Italia, un affascinante ed inedito viaggio nel mondo della scienza che si rivolge non solo agli studiosi ma soprattutto al grande pubblico che troverà nelle tranches de vie ampi margini di espressione ed espressività in grado di gettare nuova luce sul rapporto storicamente complesso fra religione e scienza, in una prospettiva di rinnovato dialogo che valorizza il terreno comune piuttosto che le differenze.