- Anni: 2022-2024
- Responsabile scientifico: Silvia Casini
- Referenti: Paolo Magaudda e Federico Neresini
- Partnership: Università di Padova & Università di Aberdeen
Abstract
Il progetto indaga il caso-studio della Rassegna Internazionale del Film Scientifico-Didattico, una collaborazione tre l’Università di Padova e la Mostra del Cinema di Venezia, svoltosi in Italia dal 1956 al 1975.
Nello specifico, questo progetto di ricerca basato su materiali d’archivio esamina i festival del cinema scientifico siano siti privilegiati per studiare il rapporto tra scienza, cinema, expertise e pubblico nel corso del ventesimo secolo. Il periodo preso in esame va, più precisamente, dalla metà degli metà degli anni ’50 alla fine degli anni ’70, un periodo in cui la televisione stava sempre più, prima, accompagnando e, poi, sostituendo il cinema nella sua funzione educativa. In questi anni avveniva la trasformazione del cinema da tecnica di visualizzazione dell’invisibile quasi interamente controllata degli scienziati e subordinata alle loro esigenze, all’essere uno strumento per produrre conoscenze nelle mani di altri esperti (non scienziati ), film-makers e pubblico genetico. Il progetto considera i festival del cinema scientifico come luoghi privilegiati e intermediali – al pari dei musei della scienza – per lo studio della comunicazione e della partecipazione pubblica alla scienza. Il progetto si situa all’incrocio tra cinema, cultura visiva e materiale, comunicazione della scienza, archeologia dei media e storia della scienza, con una componente di digital humanities.
La letteratura scientifica sul rapporto tra cinema e scienza al di là della fiction abbonda, con una focalizzazione, nello specifico, sul cinema delle origini analizzato con un approccio storiografico: scarsa attenzione critica, tuttavia, è stata dedicata al ruolo dei festival del cinema scientifico nel riconfigurare il rapporto tra expertise e pubblici, nel contribuire a trasformare la scienza in un fenomeno pubblico e nel dare forma al dialogo tra scienza, tecniche di rappresentazione e media.
Le diverse configurazioni deilfestival del cinema scientifico permettono di approfondire lo studio delle relazioni tra expertise scientifica, immagini in movimento e pubblici di riferimento.
La Rassegna Internazionale del film scientifico-didattico rappresenta un fruttuoso caso di studio finora quasi trascurato dalla letteratura accademica ad eccezione di una tesi di dottorato scritta in italiano (Buzzo 2013) e di una breve menzione in un articolo di rivista (Canadelli e Casonato 2019). La Rassegna, ideata dall’Università di Padova in collaborazione con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (da cui VFF), si è svolta in modo continuativo (annuale o biennale) per diciotto edizioni dall’anno 1956 all’anno 1975. Il carattere internazionale della manifestazione si evince dalla partecipazione di film provenienti da tutto il mondo, che distribuiti in sezioni diverse in base all’ambito disciplinare e le finalità di ricerca, didattica e divulgazione, potevano concorrere a premi attribuiti da una giuria apposita.